I WATAIN SI SCIOLGONO TRA TRE ANNI, DOPO L’OTTAVO ALBUM

Pubblicato il 21 settembre 2025 alle ore 14:21

 

Con una dichiarazione ufficiale diffusa attraverso i propri canali, i WATAIN hanno annunciato che il loro percorso musicale giungerà al termine nel 2028, esattamente trent’anni dopo la fondazione della band. Il gruppo svedese, tra i più iconici e radicali del panorama black metal internazionale, ha comunicato che pubblicherà un ultimo album ,  l’ottavo della loro discografia , prima di sciogliersi definitivamente. Una scelta ponderata, che non nasce da crisi interne né da cali di ispirazione, ma da una precisa volontà artistica di chiudere il cerchio in modo consapevole e rituale.

 

Nel comunicato, redatto con il tono solenne e visionario che da sempre caratterizza la loro comunicazione, i WATAIN hanno spiegato che il trentennale rappresenta per loro un punto di arrivo naturale, un confine simbolico oltre il quale non intendono proseguire. La band ha sottolineato come il tempo, l’evoluzione personale e il mutamento delle energie spirituali abbiano reso necessario un epilogo che sia all’altezza della loro storia e della loro integrità.

 

Il nuovo album, attualmente in fase concettuale, sarà pensato come un’opera definitiva, un testamento sonoro che racchiuderà l’essenza più profonda del progetto WATAIN. Non si tratterà di una semplice raccolta di brani, ma di una creazione totale, concepita per incarnare la visione filosofica, rituale e musicale che ha guidato la band sin dagli esordi. Ogni elemento ,  dalla composizione alla produzione, dall’artwork alla dimensione live ,  sarà curato con l’intento di offrire un’esperienza conclusiva, intensa e coerente.

 

Parallelamente alla lavorazione dell’album, i WATAIN hanno annunciato una serie di eventi speciali che accompagneranno il pubblico verso la fine del loro cammino. Non è previsto un tour tradizionale, ma piuttosto una sequenza di concerti selezionati, cerimonie e pubblicazioni celebrative che toccheranno luoghi significativi della loro storia. La band ha precisato che ogni apparizione sarà pensata come un atto rituale, un’occasione per condividere con i propri seguaci il senso profondo di questa transizione.

 

Fondati nel 1998 a Uppsala, i WATAIN hanno saputo imporsi come una delle formazioni più influenti e controverse del black metal europeo. La loro discografia, che include titoli come Rabid Death’s Curse, Casus Luciferi, Sworn to the Dark, Lawless Darkness, The Wild Hunt, Trident Wolf Eclipse e The Agony & Ecstasy of Watain, ha ridefinito i confini del genere, spingendolo verso territori mistici, teatrali e filosofici. La band si è distinta per un’estetica feroce, un approccio liturgico alla performance dal vivo e una coerenza ideologica che ha spesso generato dibattiti, ma che ha anche consolidato un seguito devoto e internazionale.

 

Il loro scioglimento, previsto tra tre anni, rappresenta una svolta significativa per il mondo del metal estremo. In un’epoca in cui molte band storiche prolungano la propria attività oltre il limite della rilevanza, i WATAIN scelgono invece di congedarsi con lucidità, orgoglio e senso del sacro. La loro decisione non è un addio improvviso, ma un percorso di chiusura meditato, scandito da tappe artistiche e spirituali che culmineranno in un ultimo album e in una serie di eventi celebrativi.

 

Il conto alla rovescia è iniziato. Tre anni, un’ultima opera, e poi il silenzio. Un silenzio che non sarà vuoto, ma carico di significati, di tracce lasciate nel tempo, di fuoco che continuerà a bruciare nell’immaginario di chi ha seguito e vissuto il culto WATAIN.


Watain will disband in three years, after their eighth album.


With an official statement released through their channels, WATAIN have announced that their musical journey will come to an end in 2028 ,  exactly thirty years after the band’s founding. The Swedish group, among the most iconic and radical forces in the international black metal scene, revealed that they will release one final album ,  their eighth , before disbanding permanently. This is a deliberate decision, not born of internal conflict or creative decline, but of a clear artistic will to close the circle in a conscious and ritualistic way.

 

In the statement, written in the solemn and visionary tone that has always characterized their communication, WATAIN explained that the thirtieth anniversary marks a natural endpoint ,  a symbolic threshold beyond which they do not intend to continue. The band emphasized that time, personal evolution, and shifting spiritual energies have made it necessary to craft an ending worthy of their legacy and integrity.

 

The new album, currently in its conceptual phase, is envisioned as a definitive work ,  a sonic testament encapsulating the deepest essence of the WATAIN project. It will not be a mere collection of songs, but a total creation designed to embody the philosophical, ritualistic, and musical vision that has guided the band since its inception. Every element ,  from composition to production, artwork to live performance ,  will be meticulously crafted to deliver a final experience that is intense and coherent.

 

Alongside the album’s development, WATAIN have announced a series of special events to accompany fans toward the end of their path. A traditional tour is not planned; instead, there will be a sequence of selected concerts, ceremonies, and commemorative releases held in places significant to their history. The band clarified that each appearance will be conceived as a ritual act ,  a moment to share the deeper meaning of this transition with their followers.

 

Founded in 1998 in Uppsala, WATAIN have established themselves as one of the most influential and controversial bands in European black metal. Their discography ,  including titles such as Rabid Death’s Curse, Casus Luciferi, Sworn to the Dark, Lawless Darkness, The Wild Hunt, Trident Wolf Eclipse, and The Agony & Ecstasy of Watain ,  has redefined the genre’s boundaries, pushing it into mystical, theatrical, and philosophical territories. The band is known for its fierce aesthetic, liturgical approach to live performance, and ideological consistency, which has sparked debate but also cultivated a devoted international following.

 

Their disbandment, set for three years from now, marks a significant turning point in the world of extreme metal. In an era when many legacy bands extend their careers beyond the limits of relevance, WATAIN choose instead to part ways with clarity, pride, and a sense of the sacred. Their decision is not a sudden farewell, but a meditated closure ,  a journey marked by artistic and spiritual milestones that will culminate in a final album and a series of celebratory events.

 

The countdown has begun. Three years, one last work, and then silence. A silence not empty, but filled with meaning, traces left in time, and fire that will continue to burn in the imagination of those who followed and lived the WATAIN cult.

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