INDIE STORM INTERVISTE:
PUNTO G
Benvenuti nel futuro della musica con INDIE STORM, il palcoscenico che illumina i talenti emergenti del panorama indipendente.
L' undicesimo appuntamento si apre con i PUNTO G, che ci propongono il loro ultimo EP "DIVISI".
L'intervista è condotta da Arianna Rebel alla quale gli artisti rivelano le loro ispirazioni e ambizioni.
Un'esperienza esclusiva per scoprire il cuore pulsante della scena musicale indipendente e scoprire i suoni che definiranno le prossime tendenze.
Per informazioni scrivete a info@thunderrock.it.
Intervista scritta a cura di Arianna Rebel
1.Come è nata la vostra band?
Punto G nasce nel 2020 a Varese dall’incontro di quattro infermieri durante la pandemia. Per quanto si rattasse di un periodo molto difficile e incerto, come spesso accade in questi casi, ciò si è tradotto in uno stimolo creativo. Ci siamo da subito ritrovati a condividere attitudini, ideali e uno sguardo obliquo su ciò che ci accadeva intorno risvegliando idee sopite che spinte da una forte urgenza comunicativa chiedevano a gran voce di essere “manifestate”. Di sicuro un’ulteriore spinta arrivava dall’assenza da tempo di un fenomeno musicale che ci rappresentasse appieno e quel fenomeno volevamo essere noi. Dopo una fase di lavori e un cambio di formazione alla batteria nel 2022 il progetto ha preso la sua forma attuale.
2. Quali sono le vostre principali influenze musicali?
Ognuno di noi artisticamente parlando è frutto dei propri ascolti. Siamo cresciuti immersi nel rock indipendente come concetto oltre che come corrente musicale e abbiamo subito diversi “scossoni” da alcune di queste band che hanno lasciato fortemente il segno. Per citare alcune influenze in comune: Afterhours, Joy Division, Le Luci della Centrale Elettrica, Sonic Youth. Ma l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito.
3. Come descrivereste il vostro stile musicale?
Non ci piace essere classificati all’interno di un genere o uno stile musicale. Nei nostri brani si miscelano sonorità differenti e ogni pezzo risulta diverso nello stile dal precedente e in continua evoluzione. Non vogliamo ripeterci, sperimentare e provare cose nuove.
4. Qual è il significato dietro al nome della vostra band?
Punto G è un’ispirazione, una provocazione, un paradosso. Ci calzava a pennello. Credo che la risposta a questa domanda sarà diversa tutte le volte che ci verrà chiesto.
5. nasce una vostra canzone?
Il processo è spontaneo, naturale, spesso dettato da qualcosa di vissuto o anche da semplici scene di vita quotidiana. Nasce da uno sfogo, da un dolore, da un rumore penetrante, da un bisogno di esprimere la propria urgenza comunicativa. A volte parte tutto dal testo, altre è la musica a definire il brano. Per noi è anche un divertimento, giochiamo con la musica, allo stesso tempo ricerchiamo il sound che vogliamo caratterizzi il pezzo cercando appunto di evolverci costantemente.
6. Qual è stata la canzone più difficile da scrivere e perché?
La prossima. Ci piace metterci i bastoni fra le ruote migliorandoci. Tutte le canzoni sono difficili ma nessuna lo è davvero.
7. Cosa possiamo aspettarci dal vostro prossimo album?
La nostra versione peggiore. Non possiamo dire altro. Al momento abbiamo pubblicato solamente un EP ma abbiamo pronte diverse canzoni e presto vedranno la luce.
8. Quali sono i vostri obiettivi a lungo termine come band?
Dopo l’EP abbiamo in programma un album intero, forse due, chissà. Il nostro obiettivo principale è e sarà sempre quello di suonare. Il palco è il nostro habitat naturale, ci sentiamo vivi quando facciamo musica. Vivere solo ed esclusivamente della nostra creatività è forse il vero obiettivo a lungo termine. Riuscire a restare coerenti alla nostra libertà d’espressione.
9. C’è qualche genere musicale che vorreste esplorare in futuro?
Lasciamo che la creatività faccia il suo corso. Spesso le nostre canzoni sono influenzate dagli ascolti del momento e quelle che andremo a pubblicare nel nostro primo album sono molto diverse dalle ultime canzoni che abbiamo scritto e che in futuro finiranno nei nostri prossimi lavori. È un flusso costante e non sappiamo mai con precisione che direzione prenderanno le canzoni.
10. Qual è il vostro album preferito di tutti i tempi?
Difficile sceglierne uno, alcuni di noi vanno a periodi. Potremmo dare 10 risposte diverse per ognuno e non saremmo comunque soddisfatti. Dato che siamo in quattro rispondiamo con quattro album diversi: Hai paura del buio? degli Afterhours, Tabula Rasa Elettrificata del Consorzio Suonatori Indipendenti, Unknown Pleasures dei Joy Division e Animals dei Pink Floyd.
Recensione a cura di Drew
Nel panorama musicale contemporaneo, dove le sonorità tendono a uniformarsi, emergono con forza i Punto G, una formazione di Varese composta da quattro elementi, ciascuno con una personalità distintiva, ma uniti da una comune urgenza comunicativa e da un desiderio di sfuggire alle convenzioni del sistema.
La loro musica, abrasiva e intensa, si fa portavoce delle ansie e delle contraddizioni della società moderna, rifacendosi con vigore al rock degli anni '90 e al post-punk. Questa recensione si propone di analizzare il loro ultimo lavoro, un EP che si distingue per la sua complessità sonora e per i messaggi profondi che veicola.
La prima traccia, "Malaffare", si apre con un'introduzione che cattura immediatamente l'attenzione. Il basso, in primo piano, crea un'atmosfera oscura e inquietante, un colore sonoro che permea l'intero brano sin dalle prime note. La voce del cantante si sviluppa in una forma quasi monotona, che, in sinergia con un mix strumentale tagliente e ruvido, genera un clima sonoro complesso e stratificato. Questo approccio narrativo, che riflette un messaggio sofferto e contrariato, è emblematico della capacità della band di tradurre in musica le tensioni e le inquietudini della contemporaneità.
Proseguendo nell’ascolto, ci imbattiamo nella title track "Divisi", un brano che incarna perfettamente l’essenza dei Punto G. L'introduzione, caratterizzata da un dialogo tra batteria e riff di chitarra, prepara il terreno per l'ingresso della voce, che si presenta con determinazione e grinta, tratti distintivi della band. L'idea di mantenere il basso costantemente presente, quasi come un battito cardiaco, è particolarmente interessante: questo elemento ritmico conferisce una profondità unica al brano, mentre chitarra e batteria tessono un tappeto sonoro ben articolato e avvincente. La struttura del brano è così concepita da permettere a ogni strumento di emergere, creando un equilibrio sonoro che cattura l’ascoltatore.
Un'altra traccia che merita attenzione è "Per Me Non Significa Niente", un vero e proprio concentrato di denuncia sociale. La performance vocale è originale e incisiva, capace di trasmettere un forte desiderio di cambiamento. Questa urgenza si riflette anche nella parte strumentale, che si caratterizza per sonorità oscure e confuse, ricreando un clima di controversia e conflitto. La band riesce a trasmettere una sensazione di disagio e di lotta, rendendo il brano un manifesto sonoro delle inquietudini giovanili e delle sfide della società attuale.
Il brano "Supernova" si distingue per la sua introduzione potente, in cui basso, chitarra e batteria si uniscono in un attacco sonoro immediato. La voce graffiante del cantante segna il brano con il tipico segno distintivo dei Punto G: mistero e originalità. Le strofe, intense e cariche di emotività, conducono a un ritornello di grande impatto, dove i riff di chitarra, eseguiti con maestria, si intrecciano con la sezione ritmica, creando un'esperienza sonora avvolgente. La parte finale del brano, caratterizzata da un outro forte e aggressivo, lascia un segno indelebile nell'ascoltatore, un messaggio che risuona a lungo dopo la conclusione del brano.
I Punto G si presentano come una band di grande talento, capace di produrre musica potente e incisiva. Le loro abilità tecniche sono notevoli, e i testi, duri e significativi, rispecchiano un’autenticità che è sempre più rara nel panorama musicale odierno. Con il loro sound aggressivo e le loro narrazioni profonde, riescono a coinvolgere l’ascoltatore, invitandolo a riflettere sulle contraddizioni della società contemporanea. È evidente che i Punto G sono meritevoli di attenzione e, con ogni probabilità, continueranno a crescere e a evolversi, lasciando un’impronta duratura nel panorama musicale italiano e oltre.
Biografia
Punto G nascono a Varese nel 2020. Ispirandosi all'alternative-indie rock degli anni '90, la band, guidata da una tendenza al disallineamento e da una forte urgenza comunicativa, racconta le ansie e le contraddizioni del nostro tempo attraverso un sound caratterizzato da atmosfere abrasive con richiami al noise rock, al post punk e al cantautorato.
La band è composta da quattro membri, ognuno con un background musicale diverso ma affinato nella cultura rock indipendente. Questo mix unico di influenze ha permesso ai Punto G di creare un suono distintivo e autentico. Le loro canzoni esplorano temi profondi e personali, riflettendo le complessità della vita moderna.
Il 1 Luglio 2024, Punto G ha distribuito in formato digitale il loro primo EP auto prodotto, intitolato "Divisi". L'EP include quattro tracce che sperimentano una varietà di stili musicali, arricchite dai cori di Matilde Parigi, che aggiungono un tocco unico alle loro composizioni.
Punto G ha rapidamente guadagnato popolarità nella scena musicale indipendente italiana, grazie alle loro performance live energiche e coinvolgenti. La loro musica ha attirato l'attenzione di critici e fan, che apprezzano la loro capacità di unire elementi diversi in un suono coerente e potente.
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Commenti
Pensieri profondi...
Profondi come il Punto G... 😉