" DEFTONES : NUOVO ALBUM "

Pubblicato il 2 settembre 2025 alle ore 11:47

 

Il 22 agosto 2025 ha segnato una data importante per gli appassionati di rock alternativo: i Deftones hanno pubblicato “Private Music”, il loro decimo album in studio. Dopo l’uscita di “Ohms” nel 2020, la band di Sacramento torna con un progetto che riflette una profonda maturazione artistica e una rinnovata visione sonora. Il disco è stato co-prodotto da Nick Raskulinecz, già al fianco del gruppo in due momenti fondamentali della loro carriera, “Diamond Eyes” e “Koi No Yokan”, e registrato tra Malibu, Joshua Tree e Nashville.

 

“Private Music” si compone di undici tracce che esplorano tematiche esistenziali, paesaggi interiori e tensioni emotive. Il nucleo creativo della band — Chino Moreno alla voce, Stephen Carpenter alla chitarra, Abe Cunningham alla batteria e Frank Delgado ai campionamenti — è affiancato dal bassista Fred Sablan, entrato stabilmente nella formazione dopo l’uscita di Sergio Vega. Il risultato è un album compatto, stratificato e ricco di sfumature, che conferma la capacità dei Deftones di muoversi con disinvoltura tra potenza e delicatezza.

 

Il primo singolo estratto, “My Mind Is A Mountain”, apre il disco con un impatto sonoro deciso. La traccia alterna riff pesanti a momenti di sospensione, con una produzione che valorizza la dinamica e la profondità. La voce di Moreno si muove tra registri contrastanti, evocando inquietudine e contemplazione. Segue “Locked Club”, brano più diretto e ritmicamente serrato, che richiama l’energia degli esordi senza rinunciare a una struttura moderna.

 

“Ecdysis” introduce atmosfere più oscure e sintetiche, con un uso sapiente dei campionamenti e delle texture elettroniche. “Infinite Source” si distingue per la sua costruzione cinematica, mentre “Souvenir” offre una narrazione più intima, con chitarre riverberate e una linea vocale malinconica. “cXz” riporta in primo piano l’anima più abrasiva della band, con un ritmo incalzante e una tensione costante.

 

“I Think About You All the Time” rappresenta uno dei momenti più delicati del disco. La traccia si sviluppa su un tappeto sonoro rarefatto, con una melodia vocale che si insinua lentamente, lasciando spazio a riflessioni personali e atmosfere sospese. “Milk of the Madonna” si presenta come uno dei brani più sperimentali, con una struttura non convenzionale e un uso creativo degli effetti. “Cut Hands” e “Metal Dream” proseguono il percorso con un’alternanza di potenza e introspezione, mentre “Departing the Body” chiude l’album con una nota contemplativa, lasciando l’ascoltatore in uno stato di sospensione emotiva.

 

Dal punto di vista tematico, “Private Music” affronta il rapporto tra mente e corpo, la bellezza e la fragilità della natura, la ricerca di equilibrio in un mondo instabile. I testi di Moreno sono più riflessivi e poetici rispetto al passato, con immagini evocative e una scrittura che privilegia la suggestione rispetto alla narrazione diretta.

La produzione di Raskulinecz è precisa e attenta, capace di valorizzare ogni strato sonoro senza appesantire l’ascolto. Il mix tra elementi analogici e digitali crea un ambiente sonoro fluido e immersivo, dove ogni strumento trova il proprio spazio. Le chitarre di Carpenter sono più versatili che mai, capaci di passare da riff granitici a arpeggi delicati, mentre la sezione ritmica offre una base solida e dinamica.

 

Per accompagnare l’uscita del disco, i Deftones hanno annunciato un tour mondiale che toccherà Nord America, Europa e Asia. Le prime date europee previste per il 2026 includono tappe in Olanda, Regno Unito, Irlanda e Germania. La band ha inoltre organizzato una serie di listening session in ambienti immersivi, dove il pubblico è invitato ad ascoltare il disco in condizioni di totale oscurità, favorendo un’esperienza sensoriale profonda.

“Private Music” rappresenta una nuova fase nella carriera dei Deftones, una band che ha sempre rifiutato le etichette e che continua a esplorare territori musicali con coraggio e sensibilità.

 

Il disco si rivolge tanto ai fan storici quanto a chi si avvicina per la prima volta al loro universo, offrendo un ascolto ricco, variegato e coinvolgente. È un’opera che parla di trasformazione, di introspezione e di resistenza, e che conferma il ruolo dei Deftones come una delle realtà più significative del panorama rock contemporaneo.


                DEFTONES: NEW ALBUM 


On August 22, 2025, an important date for alternative rock fans arrived: Deftones released “Private Music”, their tenth studio album. Following the release of “Ohms” in 2020, the Sacramento band returns with a project that reflects deep artistic maturity and a renewed sonic vision. The record was co-produced by Nick Raskulinecz, who previously worked with the group during two crucial moments of their career, “Diamond Eyes” and “Koi No Yokan”, and recorded between Malibu, Joshua Tree, and Nashville.

 

“Private Music” is made up of eleven tracks that explore existential themes, inner landscapes, and emotional tensions. The band’s creative core—Chino Moreno on vocals, Stephen Carpenter on guitar, Abe Cunningham on drums, and Frank Delgado on samples—is joined by bassist Fred Sablan, who has officially become a permanent member after Sergio Vega’s departure. The result is a compact, layered, and richly nuanced album that reaffirms Deftones’ ability to move seamlessly between heaviness and delicacy.

 

The first single, “My Mind Is A Mountain”, opens the record with a striking sonic impact. The track alternates heavy riffs with moments of suspension, supported by production that emphasizes dynamics and depth. Moreno’s voice shifts across contrasting registers, evoking unease and contemplation. Next comes “Locked Club”, a more direct and rhythmically tight piece that recalls the energy of their early years while embracing a modern structure.

 

“Ecdysis” introduces darker, more synthetic atmospheres, with a refined use of samples and electronic textures. “Infinite Source” stands out for its cinematic construction, while “Souvenir” delivers a more intimate narrative with reverberated guitars and a melancholic vocal line. “cXz” brings the band’s abrasive side back to the forefront, with a relentless rhythm and constant tension.

 

“I Think About You All the Time” is one of the most delicate moments on the album. The track unfolds over an ethereal sonic backdrop, with a vocal melody that gradually emerges, leaving space for personal reflection and suspended atmospheres. “Milk of the Madonna” takes a more experimental path, with an unconventional structure and creative use of effects. “Cut Hands” and “Metal Dream” continue the journey with a balance of power and introspection, while “Departing the Body” closes the record on a contemplative note, leaving the listener in a state of emotional suspension.

Thematically, “Private Music” explores the relationship between mind and body, the beauty and fragility of nature, and the search for balance in an unstable world. Moreno’s lyrics are more reflective and poetic than in the past, filled with evocative imagery and a writing style that favors suggestion over direct storytelling.

 

Raskulinecz’s production is precise and attentive, enhancing each sonic layer without overwhelming the listening experience. The blend of analog and digital elements creates a fluid, immersive soundscape where every instrument finds its place. Carpenter’s guitars are more versatile than ever, shifting from granite-heavy riffs to delicate arpeggios, while the rhythm section provides a solid yet dynamic foundation.

To accompany the album’s release, Deftones announced a world tour covering North America, Europe, and Asia. The first European dates scheduled for 2026 include stops in the Netherlands, the United Kingdom, Ireland, and Germany. The band has also organized a series of immersive listening sessions, where audiences are invited to experience the record in complete darkness, fostering a deep sensory connection with the music.

“Private Music” represents a new chapter in Deftones’ career—a band that has always rejected labels and continues to explore musical territories with courage and sensitivity.

 

The album speaks both to longtime fans and to those approaching their universe for the first time, offering a rich, varied, and engaging listening experience. It is a work that reflects transformation, introspection, and resilience, reaffirming Deftones’ role as one of the most significant forces in the contemporary rock landscape.

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